RHC DORNBIRN 0 – RC BIASCA 1
Il Biasca era in cerca di conferme nel suo secondo impegno di campionato, dopo la promettente vittoria all’esordio. Nella sfida in terra austriaca, che li vedeva opposti al Dornbirn, i ticinesi si sono imposti con il minimo degli scarti, un 1-0 che vale però altri tre preziosissimi punti, soprattutto se considerate le pesanti assenze. Sempre priva di Saez e Ruggiero la compagine di Pezzatti ha allora fatto di necessità virtù, badando prima di tutto a contenere gli avversari, esercizio nel quale si è dimostrata maestra, sorretta nei momenti difficili da un Figueiredo imperiale tra i pali. Le due squadre si sono controllate a vicenda e ne è scaturita una partita che ha vissuto di fiammate.
Il primo momento importante è nel corso dell’undicesimo minuto quando Rodoni per il Biasca e Hagspiel per i padroni di casa sbagliano entrambi dal dischetto. La seconda fiammata arriva sul finire di primo tempo con Bigiotti che dispone di un rigore per un cartellino blu guadagnato da Scanavin. Nemmeno in questa occasione o nei due minuti di superiorità numerica seguenti la partita si sblocca.
Nella ripresa arriva la terza fiammata che si rivelerà essere quella decisiva: mentre al termine del confronto mancano otto minuti, il non ancora 17enne Bigiotti dimostra tutto il suo potenziale e suggella una prestazione sontuosa rubando la pallina a centro pista e superando il portiere con un tiro da distanza ravvicinata, come il più sperimentato degli attaccanti.
Pochi secondi dopo c’è però la reazione degli austriaci, che passa da un cartellino blu rimediato dal portiere ticinese Figueiredo. Tatti raccoglie il testimone e si dimostra anch’egli insuperabile parando il rigore di Romero e mantenendo la porta inviolata nei successivi due minuti di inferiorità numerica.
Grazie ancora una volta a grande spirito di sacrificio i rivieraschi tornano a casa con tre punti che consentono loro di issarsi in vetta alla classifica in coabitazione con il Ginevra, lanciano cosi nel migliore dei modi la sfida di sabato 9 ottobre quando al Palaroller arriverà il Diessbach, una delle principali candidate al titolo.
Di Marco Maggini
