SC Thunerstern 3 -RC Biasca 4
Sfida al vertice quella disputata sabato alla Mur-Halle, dove il Biasca e il Thunerstern si sono giocati il primo posto in classifica. Ticinesi che hanno ritrovato Timoty Devittori, mentre le “Stelle” ha dovuto fare a meno di Flavio Silva – sospeso per 6 giornate per un gesto antisportivo nella scorsa partita contro il Dornbirn.
Ha certamente vissuto delle entrate in partita migliori il tema capitanato da Ruggiero. La squadra di André Pereira ha trovato la rete dopo soli 9 secondi grazie a una ripartenza di Jonas Schädeli e, sospinta dall’euforia del prematuro vantaggio, si è fatta preferire in apertura. Un po’ anonima invece la compagine ticinese, rimasta sotto di una sola lunghezza grazie agli interventi di un sempre attento Figueiredo. I viola sono stati costretti a stringere i denti per una decina di minuti prima di ritrovare la consueta verve offensiva. Al 10’42’’, Gian Rettenmund si lascia sfuggire un colpo di bastone in area e Ivan Ruggiero ridà una boccata d’ossigeno alla squadra pareggiando su rigore. Il primo periodo si chiude all’insegna dell’equilibrio: varie le conclusioni da parte delle due formazioni ma nessuna in grado di sbloccare il risultato.
Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, con i padroni di casa che vanno per la seconda volta in vataggio a soli 18 secondi dal fischio d’avvio (e ancora grazie a una galoppata in solitaria di Schädeli). Quasi a non voler rovinare le simmetrie tra i due periodi, al 30’ il pareggio vine ancora affidato a capitan Piwi con un rigore fotocopia del primo. Se un parallelismo tra reti e marcatori è stato in qualche modo rispettato, altrimenti non si può affermare per il tenore agonistico, cresciuto esponenzialmente mano a mano che il tempo sul tabellone andava scemando.
Con poco più di 3’ da giocare, le fatiche degli ospiti sono state premiate: Timo Devittori regala ai biaschesi un pesante vantaggio su spunto individuale. Il Thunerstern non vuole però lasciare ai rivieraschi l’ultima parola e trova un gol sporco con capitano Tommasi sull’azione successiva.
Il rush finale lascia tutti col fiato sospeso. Entrambe le parti pigiano sull’acceleratore per accaparrarsi i tre punti entro i tempi regolamentari e Devittori va vicinissimo al 4:3 a soli 40 secondi dal termine, ma Panagopoulos tiene in piedi la squadra di Thun con una gran parata e manda il confronto ai supplementari.
L’overtime si rivela ancora più intenso, complice anche il conteggio dei falli di squadra che a 3’ dal termine segna nove falli da ambo le parti. Al 58esimo Schädeli va giù dopo un presunto contatto con Scanavin, che rimedia un cartellino blu. Rettenmund, topscorer della lega, si presenta al tiro diretto e porta i suoi sul 4:3. I ticinesi sono così chiamati a cercare un’insperata rete entro breve termine e – a qualificare quella di sabato 11 come vera e propria partita pazza – non solo trovano la zampata della disperazione grazie a Camillo Boll, ma rischiano pure di passare in vantaggio a 40’’ dal termine allo scoccare del decimo fallo per i padroni di casa. L’estremo difensore bernese impedisce a Gregorio Boll di mettere il sigillo sui due punti in palio su rigore. Parata che serve però solo a rimandare il verdetto perché ai rigori sono gli ospiti ad avere la meglio. Nell’esercizio si confermano dei bastoni caldi i soliti Ruggiero e Schädeli, mentre al game winning goal ci pensa il quinto rigorista, e già autore del pareggio in extremis, Camillo Boll.
Grande prova di carattere per gli uomini di Pezzatti e Saez, che, grazie alla seconda vittoria stagionale sul Thunerstern, si issano al primo posto in classifica a 27 punti (a parimerito dei bernesi) e rimangono in lizza per chiudere il campionato al vertice. Per centrare questo obiettivo sarà imperativo vincere l’ultima di campionato contro il Diessbach.
Di Paolo Togni
